Ho scoperto il suo blog per caso, girando per la rete in cerca di consigli su come gestire i capricci dei bambini e ho deciso di acquistare il libro dopo aver letto alcuni dei post pubblicati da Paola.
Sono sincera, i due anni e 1/2 del mio Lorenzo mi danno molto da fare e da pensare e mi sono trovata spesso, più o meno in lacrime, a chiedere a me stessa e agli altri (mio marito e mia madre in primis) se io fossi una brava mamma: il senso di inadeguatezza è sempre lì come un avvoltoio pronto a saltarmi addosso (soprattutto nel periodo primaverile quando risentendo del cambio di stagione sono più soggetta agli sbalzi d'umore).
Ti chiedi se stai sbagliando adesso e soprattutto, se hai sbagliato in passato e quindi adesso stai pagando gli errori di allora.
Il libro di Paola non è certo la soluzione a tutti i problemi o la panacea di tutti i "mali" delle neomamme (amo definirmi ancora così perché così mi sento ancora), ma sicuramente aiuta e aiuta molto.
Se non altro ti fa sentire "normale" perché ti rendi conto che molti dei dubbi, delle incertezze, dei piccoli dolori e delle frustrazioni che ho provato in questi ultimi quasi tre anni, sono quelli che prima o poi tutte le mamme (a parte le super mamme come le chiama Paola - che in realtà poi si scopre che tanto super mamme non sono nemmeno loro) provano affrontando la più bella e faticosa esperienza che una donna può vivere.
Non è che il libro operi delle magie o dia dei consigli fuori dal comune, semplicemente l'autrice parla SINCERAMENTE delle sua esperienza di madre di due figli (la Pupa 3 anni e 1/2 e il Pupo uno) e di amica di altre madri, senza pregiudizi o stereotipi mentali ma confessando coraggiosamente quello che tante altre mamme non osano dire per paura del giudizio degli altri.
Vi consiglio vivamente di leggere questo libro, soprattutto se state aspettando o pensate di avere un bimbo: lo avessi fatto due anni fa (in pieno tumulto emotivo-ormonale) forse (e dico forse) avrei vissuto diversamente alcuni momenti della mia vita di mamma.
Da parte mia io lo consiglierò alle mie amiche coetanee che stanno pensando di diventare mamma (eh sì... siamo tutte 35enni -classe 1975-e l'istinto materno comincia a chiamare).
A presto!
Carissima non ti dannare a pensare se sei o non sei un genitore adeguato per tuo figlio!!!! io saro' incosciente ma non mi è mai successo, sicuramente perchè avevo solo 25 anni quando è nato mio figlio e tanti problemi a quell'età non me li ponevo. Ho commesso tantissimi errori che ora, con il senno di poi, non rifarei eppure mio figlio che era un disastro in tutto,problematico a scuola, problematico con gli amici, iperattivo con disturbi dell'attenzione, ora è diventato un ragazzo responsabile equilibrato pacato e persino bravo a scuola!!!! ho capito una cosa: i figli crescono bene se i genitori danno loro un buon esempio; quindi le cose vengono da se senza interrogarsi troppo. Esiste un libro intitolato "UN GENITORE QUASI PERFETTO" di Bruno Bettelheim. Se lo leggi imparerai molti trucchetti psicologici che ti possono essere utili, della serie non dire mai a tuo figlio "sei un disastro" ma semmai proietta l'aggettivo negativo su un qualcosa di esterno a lui del tipo " stai facendo una cosa disastrosa" così accrescerai la sua autostima!!!! Ciao Ale
RispondiEliminaGrazie del consiglio, lo seguirò sicuramente...sono sempre aperta alle letture di questo genere. Sai, i dubbi che ho infatti sono più per il futuro che per il presente...non vorrei proprio che il mio caro bambino diventi una adolescente problematico e ingestibile, quindi triste e insoddisfatto (soprattutto per lui).
RispondiEliminaOggi una mia collega ci ha detto di essere in attesa del secondo figlio...è molto preoccupata perchè da una parte voleva un fratellino per il suo bimbo e dall'altra c'è la preoccupazione per tutto quello che verrà!!!!Penso che le regalerò questo libro.
RispondiEliminaIl mio di figlio di anni ne ha quasi 14 ed è in piena crisi adolescenziale con problemi simili a quelli descritti sopra da Alexandra e ti assicuro checi sono momenti in cui veramente ti metti in discussione
Ciao Leti
Grazie Letizia...le preoccupazioni della tua collega sono anche un po' le mie...non è che io non sia felice ma a volte penso che sono solo io a farmi tanti problemi...baci Katy.
RispondiEliminaCiao Katy, i miei figli ora sono grandi, ma quando erano piccini anch'io mi facevo un sacco di problemi e mi sono letta tutti i manuali possibil e immaginabili! Per fortuna e nonostante le mie paure sono cresciuti bene ed equilibrati..comunque continuo a leggere sull'argomento ( per i futuri nipoti!? )e mi è piaciuto molto "Fate i bravi!" di Lucia Rizzi, una delle "tate" del programma S.O.S.Tata.
RispondiEliminaGrazie della visita e buon fine settimana!
Ciao katy!!! come ti capisco, siamo coetanee, io sono del '74, le mie fanciulle hanno 7 e 5 anni, ma in alcuni momenti mi pongo una marea di domande che variano a seconda dell'età delle piccine, ho notato a malincuore che man mano che crescono le preoccupazioni aumentano....Pensa che l'altro giorno la grande con una sua amichetta, si è confidata con me su un fatto accaduto a scuola, un sogno che gli avrebbe raccontato un amichetto, beh te la faccio breve, parlavano di SESSO!!!! sono rimasta a dir poco sconvolta, devo affrontare il discorso ma ancora non ne ho il coraggio? come inizio?
RispondiEliminaQuesto per farti capire che le preoccupazioni di mamma non cesseranno mai anzi...
Un bacio e si accettano consigli!!!!
silvana
Grazie Silvana...come ti capisco!!! Penso che certe situazioni sono veramente sconvolgenti perché a quell'età sono troppo piccole per capire certe cose ma abbastanza grandi per capire che la cosa è interessante se gli si creano dei taboo...è veramente difficile!
RispondiEliminaCara Katy, mi trovo nella tua stessa - e penso di tante altre mamme - situazione. E' dura sentirsi chiedere da tua figlia " mamma oggi vieni tu a prendermi all'asilo? " e doverle rispondere sempre di no, che non posso, che sono al lavoro... e questa e tante altre cose fanno crescere un senso di inadeguatezza al ruolo di mamma che mi fanno sentire molto giù... Mi continuo a chiedere se sto facendo le cose nel modo giusto, se quella caramella gliela dovevo dare o se era giusto insistere con il no... se il regalino dall'ufficio dovevo portarglielo oppure no... forse prima era tutto più facile, non c'era l'apprensione per un mondo in cui non possono andare a giocare da soli ai giardini fino alla maggiore età - o quasi - Credo proprio che leggerò il libro di cui parla Alexandra, forse non risolverà tutti i miei dubbi, ma qualche trucchetto a volte aiuta!
RispondiEliminaHo visto questo libro on line,penso di acquistarlo anche io,ora mi incuriosisce ancora di più!
RispondiEliminaGrazie a tutte per la solidarietà :)
RispondiEliminaAnche io l'ho letto quando ero incinta!! Ti capisco, in questi 6 mesi ho versato moltissime lacrime, a volte penso di non farcela, di non essere abbastanza, di essere troppo stanca di non essere abbastanza brava, ma poi, quando vedo gli occhioni di Marco penso che essere madre è un miracolo che si ripete ogni giorno e che nonostante sia difficile, impegnativo e faticoso è cmq la cosa più bella del mondo!
RispondiEliminaTi abbraccio, Giusy
Ti abbraccio anche io...
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