Da un po' di tempo ho un'insana passione per lo stile shabby chic, parola intraducibile che però si può sintetizzare, a mio parere, come lo chic del vissuto. Durante le mie brevi vacanze al mare ho comperato una serie infinita di riviste e raccolte sul genere e ho fatto anche un abbonamento. Insomma mi sono documentata a fondo sul "Non buttare via niente" (filosofia come già detto in passato propugnata caldamente da parte della mia famiglia acquisita) perché tutto ritorna e tutto può avere nuova vita. Bene, la mia casa ha già delle note vintage. Soprattutto nel soggiorno ho alcuni pezzi d'epoca di mio marito (una radio a mobile degli anni '20, un grammofono dei primi del '900 e un registratore di cassa di fine '800) che amo molto e che un giorno, quando la stanza sarà più in ordine, vi mostrerò. Ho già provveduto a rifare le tende e i cuscini del divano in stile floreale e quando si è palesata la necessità di ricomprare quest'ultimo ho scelto una fantasia floreale su fondo panna che a me piace molto (ma che nel tentativo di preservare il nuovo arrivato dagli attacchi dei due piccoli briganti è celata da un copridivano panna). Proprio nel soggiorno, per ragioni di spazio, dovrà finire la credenza "mettitutto" di cui vi ho parlato tempo fa che sto restaurando e che (finalmente) ho quasi ultimato. Il fatto è che il mobile è nato per essere collocato in cucina e l'unico elemento di "glamour", se vogliamo chiamarlo così, è il pannello a specchietti davanti al quale di solito veniva collocata una radio. Durante il "restauro" però mi sono resa conto del pessimo stato in cui è ridotto il pannello a specchietti;
ecco un particolare:
ne sono caduti circa un centinaio di cui recuperati solo una ventina. Su consiglio di alcuni esperti del settore avevo deciso di rivolgermi a un vetraio per farmene tagliare su misura alcuni e sostituire quelli mancanti. Li ho misurati. Sono esattamente 12x48mm...ora vi immaginate andare da un vetraio e dire "Buongiorno, mi taglierebbe gentilmente circa 80 specchietti alti 48mm e larghi 12?" Come minimo mi caccia o giustamente pretenderà una cifra enorme.
Per scrupolo ho deciso di informarmi, comunque mi sono messa alla disperata ricerca di una soluzione alternativa che mi permettesse di aggirare il problema conservando il pannello anche se rendendolo "invisibile" e che desse al mobile quel tanto di allure necessaria per non farlo stonare nella sua nuova collocazione. Gira che ti rigira su google immagini, mettendo le più svariate parole nel motore di ricerca (mobili shabby chic, credenze shabby, restauro in stile shabby ecc.) è uscita fuori questa:
Si tratta di una vecchia credenza anni '50 che Viola del blog
Violashabbyinteriors ha sapientemente restaurato in stile Shabby. La cosa che mi ha illuminato è stata la carta usata per rivestire l'interno della credenza. Beh, per adesso vi dico solo che ho acquistato su e-bay queste due bellissime stoffe provenienti dall'inghilterra:
...vi terrò aggiornate.
A presto!
sono molto curiosa di vedere come la realizzerai tu....perciò rimango in fervida attesa..intanto buon ferragosto ;)
RispondiEliminadalmazia
Grazie! Spero di finire presto! Le stoffe sono in arrivo dall'Inghilterra...il problema è che ci sono degli interventi che deve fare per forza mio marito: Consolidamento piedi, sverniciatura cerniere, ricerca maniglie che avevamo comperato anni fa in viata del restauro e che lui ha diligentemente "conservato" non si sa dove ;-)...comunque non mancherò di postare il tutto! Ciao!
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