A tutte le lettrici...

Care amiche, come sapete in questo blog pubblico quasi esclusivamente i miei lavori, fornendo, per quelli di mia creazione, anche gli schemi e le istruzioni per la realizzazione.
Tutto il materiale è liberamente scaricabile (del resto è qui per questo), vi prego però, qualora doveste ripubblicare in tutto o in parte i miei lavori sul web (in altri blog, siti o forum), di voler cortesemente inserire il link di provenienza.
Grazie, con amicizia Katy.

Lettori fissi

venerdì 23 novembre 2012

QUESTA VOLTA ANCHE IL MODELLO E' MIO!

Di solito uso modelli scaricati dai siti anglosassoni (sempre originali devo dire) per fare i vestitini alla piccolina. Questa volta invece ho disegnato anche il modello, regolandomi con un'altra scamiciata estiva. Sinceramente sono molto soddisfatta del risultato. I tessuti li ho acquistati su "tessuti.com": sito molto fornito e con prezzi buoni. L'unico problema è che non aggiornano in tempo reale la disponibilità dei tessuti, così può succedere che il tessuto che desideri non sia disponibile e ti tocca sostituirlo (magari come succede a me con un altro che a sua volta non era disponibile...insomma siamo andati avanti per tentativi per un po' finché non ho trovato un tessuto disponibile di mio gusto al prezzo di quello originale).



 Il tessuto della fodera invece è Ikea:


La piccolina come al solito mi ha fatto tribolare per le foto, così non sono un granché: spero in una seconda seduta più proficua!!!



A presto!

lunedì 12 novembre 2012

PIOVE (COCA COLA) SUL BAGNATO!





Nello sfogo precedente mi ero lamentata del disordine che si ostina a regnare sovrano sul mio appartamento e della difficoltà che trovo nel fare le pulizie (anche quelle basilari) dovendo continuamente destregiarmi nello schivare i giocattoli lanciati in giro dalla piccolina. Mi sono altresì “velatamente” lamentata della poca solidarietà di mia suocera a riguardo...
bene, dopo 2 o 3 giorni credo di aver scontato la piccola cattiveria.
A dire il vero mi capita spesso di scontare piccole cattiverie...una volta ho ignorato con nonchalance la suora di colore della casa per anziani che faceva l'autostop perché andavo di corsa e temevo di perdere il treno...bene il resto della giornata (credo per volontà divina) è stato decisamente difficoltoso (per usare un eufemismo).
Nell'ordine:
sbagliando clamorosamente le previsioni del tempo ho indossato scarpe chiuse senza calze per la prima volta dopo mesi. Risultato: grosse e dolorosissime vesciche sui calcagni.
Per cercare di deambulare dignitosamente (mi faccio a piedi una camminata di circa 1 km dalla stazione del treno all'ufficio) mi sono fermata alla prima farmacia e ho acquistato dei cerotti. Li ho pagati quasi 5 euro. Ho pensato “almeno saranno buoni”. Non potendoli certo indossare in farmacia ho dovuto continuare il tragitto fino all'ufficio e quindi una volta lì attaccare finalmente i cerotti sopra le orribile vesciche. In ufficio naturalmente ho avuto la giornata più movimentata del mese e ho scoperto di dovermi recare in banca ben 2 volte in una giornata e naturalmente in 2 banche diverse di cui la seconda vicino alla stazione dalla quale ero faticosamente venuta. Forte dei miei costosissimi cerotti, sono scesa nel primo istituto di credito. Ho scoperto con orrore che se facevo più di 10 passi di fila il caldo e l'attrito con le scarpe staccavano il cerotto!!! Sono così risalita in ufficio a cambiare la “medicazione”. Sono scesa di nuovo in banca controllando attentamente che i cerotti fossero ancora al loro posto. Fortunatamente i costosi listelli di pura plastica hanno sopportato la discesa dalle scale, i 4 passi fino alla porta della banca e parte della fila allo sportello. All'uscita, nella porta di sicurezza, mi sono accorta di averne perso uno (speriamo che non se ne sia accorto nessuno di quelli che erano in fila dietro di me!) mentre l'altro penzolava elegantemente dalla scarpa. Tornata in ufficio ho cambiato nuovamente i cerotti e ho cercato di stare il più ferma possibile fino all'orario di uscita, strisciando i piedi quando dovevo spostarmi (fortuna che di solito sono sola!!). Seconda tappa verso la banca più lontana. Durante il tragitto (avevo messo un altro paio di cerotti nuovi appena prima di uscire) avrò rimesso a posto i maledetti cosi di plastica almeno 40 volte...non solo per un fatto estetico ma anche per oggettiva difficoltà a camminare normalmente...naturalmente arrivata davanti alla porta della banca i maledetti erano ridotti in maniera pietosa. Ho anche pensato di cambiarmeli ancora con mossa fulminea dentro la porta di sicurezza ma ho scartato al volo l'idea...troppo difficile non essere beccata e francamente troppo imbarazzante nonostante il dolore. Alla fine ho optato per un'ultima aggiustatina al volo e sono entrata nell'istituto. Questa volta non ho perso nessun feticcio ma vi assicuro che i cosi che avevo ancora appiccicati ai piedi non servivano assolutamente più a nulla. Con i calcagni ridotti in brandelli ho penosamente strascicato i piedi fino alla stazione e qui, approfittando del fatto che la sala d'attesa fosse incredibilmente deserta (fatta eccezione per uno strano tipo del cui giudizio sinceramente non me ne fregava una cippa lippa) ho discretamente cambiato nuovamente i cerotti (erano l'ultima coppia). Alla fine sono riuscita ad arrivare a casa ma ho dovuto pregare Iddio che nei giorni successivi facesse tempo bello perché decisamente non avrei potuto indossare scarpe che non fossero semplici infradito per almeno un mese!
Bene, dopo questa lunga premessa volete sapere come l'ho scontata questa volta? Diciamo che sempre di scarpe si tratta...insomma sono entrata in casa con una bracciata di legna per la stufa, per non dover andare un'altra volta diciamo che ne avevo caricata un bel po'...praticamente non vedevo dove andavo. Passando davanti al piano della cucina ho urtato col gomito una bottiglia di Coca Cola che, come è mia abitudine, non avevo chiuso del tutto (perché perdere uno o due secondi di tempo preziosi e avvitare tutto il tappo?). La maledetta ha cominciato a girare all'impazzata sul pavimento senza che io potessi nulla per fermarla (ero carica di legna ricordate?) spruzzando come un idrante liquido scuro tutt'intorno: sulla cucina, sul termosifone, sul muro e naturalmente sui miei adorati, caldi e comodi stivali di camoscio beige (ora“suede” per i modaioli più fashion). E pensare che proprio il giorno prima mi ero lamentata con mia cugina “a me le scarpe durano tantissimo...non riesco proprio a rovinarle...”

A presto!

giovedì 8 novembre 2012

Vestitino caldo caldo...

Vi avevo già annunciato che a breve avrei pubblicato le foto e le indicazioni di un vestitino! Eccolo qui!
Come potete vedere il mio terrazzo ha "leggermente" risentito della calura estiva...hemm diciamo che non ho proprio il pollice verde! Ma ora ci penseranno le nuove leve!! Ah! Ah!





Ho realizzato il vestitino con i ferri circolari corti (sono diventata bravina...li uso anche in andata e ritorno...vi assicuro che per me è una conquista!) ma vi fornisco anche le istruzioni per la realizzazione con i ferri tradizionali.





Misura 18-24 mesi
100g circa di filato Albatros multicolor.
ferri circolari corti e diritti n. 4 e 1/2

FERRI CIRCOLARI:
Avviare sui ferri diritti 144 m. e passarli sui ferri circolari corti facendo attenzione che le maglie non si attorciglino. Mettere un segnamaglia.
Lavorare il primo ferro a diritto e proseguire per altri 7 ferri alternando 1 ferro rovescio e 1 ferro diritto. Proseguire poi a punto piuma ripetendo lo schema 10 volte (circa 22 cm misurati nel punto più lungo).
Lavorare un ferro a rovescio, quindi per l'arricciatura lav. un ferro a diritto nel modo seguente:
*1 m. dir, 2 m. ass. a dir* per tutto il giro (48 diminuzioni).
Proseguire alternando un ferro a rov. e un ferro a dir. per 4 cm circa.
Passare ai ferri tradizionali dividendo il lavoro in due parti e lasciando la metà delle maglie in attesa sul ferro circolare.
Per gli scalfi chiudere le prime 3 m. all'inizio dei 2 ferri seguenti.
Proseguire a legaccio diminuendo ogni due ferri 1 m. per lato all'interno di 3 m. dimargine (lav. 2 ass. a diritto per operare la diminuzione di inizio ferro e 1 acc. semplice per la diminuzione di fine ferro) operando in tutto 5 diminuzioni.
Proseguire a legaccio per altri 6 ferri e sospendere il lavoro sul ferro circolare tagliando il filo.
Lavorare allo stesso modo sull'altro lato.
A questo punto mettere un segnamaglia sul ferro circolare e per le spalle avviare a nuovo 24 m. passandole sul ferro circolare. Lavorare a diritto le m. del davanti sul ferro circolare, montare a nuovo 24 m. sul ferro circolare  e lavorare a diritto le maglie seguenti (dietro).
Lavorare il giro seguente a rovescio.Proseguire lav. 1 giro a diritto e un giro a rov. per altri 8 giri.
Proseguire lav. il giro seguente in questo modo: lav sempre 2 m. ass. a diritto sulle 24 m. della spalla per l'arricciatura, quindi per arricciare il davanti lav. 2 m. ass. a diritto per 5 volte sulle 10 m. centrali; lav. sempre 2 m. ass. a diritto sulle 24 m. della spalla e  per arricciare il dietro lav. 2 m. ass. a diritto per 5 volte sulle 10 m. centrali.
Lavorare l'ultimo giro a diritto intrecciando tutte le m. Fermare i fili.



FERRI TRADIZIONALI:
DAVANTI:
In alternativa il vestito può essere lavorato anche con i ferri tradizionali montando 74 m e lavorando il davanti e il dietro separatamente.
Lavorare per 8 ferri  a legaccio e proseguire poi a punto piuma ripetendo lo schema 10 volte (circa 22 cm misurati nel punto più lungo).
Lavorare un ferro a diritto sul rovescio del lavoro, quindi per l'arricciatura lav. un ferro a diritto nel modo seguente:
*1 m. dir, 2 m. ass. a dir* per tutto il giro. (25 diminuzioni)
Proseguire lavorando a legacco per 4 cm circa.
Per gli scalfi chiudere le prime 3 m. all'inizio dei 2 ferri seguenti.
Proseguire a legaccio diminuendo ogni due ferri 1 m. per lato all'interno di 3 m. dimargine (lav. 2 ass. a diritto per operare la diminuzione di inizio ferro e 1 acc. semplice per la diminuzione di fine ferro) operando in tutto 5 diminuzioni.
Proseguire a legaccio per altri 6 ferri.
A questo punto per le spalle avviare a nuovo 12 m. Lavorare a diritto le m. del davanti sul quindi montare a nuovo 12 m. per l'altra spalla.
Lavorare il giro seguente a rovescio.Proseguire lav. a legaccio per altri 8 giri.
Lav. il giro seguente in questo modo: lav sempre 2 m. ass. a diritto sulle 12 m. della spalla per l'arricciatura, quindi per arricciare il davanti lav. 2 m. ass. a diritto per 5 volte sulle 10 m. centrali; lav. sempre 2 m. ass. a diritto sulle 12 m. della spalla.
Lavorare l'ultimo giro a diritto intrecciando tutte le m.
Lavorare il dietro allo stesso modo. Cucire i fianchi e le spalle. Fermare i fili.

A presto!



lunedì 29 ottobre 2012

Cappottino finito!

Volevo mostrarvi prima il vestitino che ho finito da un po'  ma data l'ondata di freddo ho pensato che un bel cappottino morbido e caldo fosse più indicato!






In realtà avevo in mente un modello a doppio petto. Poi mi sono clamorosamente dimenticata di lavorare le asole!!! Poiché il punto tessuto, come vedrete, è facile da fare ma noioso da disfare, non me la sono sentita e così ho cambiato il modello in corsa. Almeno così è più originale! Per correttezza vi fornisco anche le indicazioni per il doppio petto.

Ecco come l'ho fatto.

Taglia 18-24 mesi (per capirci ad Anna Vittoria va un po' grande ma lei pur avendo 16 mesi veste ancora 1 anno).

Grammi 200 circa di filato da lavorare con i ferri n. 6
1 bottone (o a piacere per il doppiopetto 4 bottoni)
2 bottoni automatici grandi.
Uncinetto n. 5
Ago da lana e un po' di filato più sottile in tinta per le cuciture.

PUNTO TESSUTO: si lavora su un numero di maglie multiplo di 2.
1° ferro: *1 m. passata come per lav. a rov tenendo il filo sul dietro del lavro, 1 m. dir,
un gett., accavallare la m. passata sulle altre 2 m.* Ripetere da *a*.
2° f. e f. pari a rov.
3° ferro: 1 m. a dir, *1 m. passata come per lav. a rov tenendo il filo sul dietro del
lavro, 1 m. dir, un gett., accavallare la m. passata sulle altre 2 m.*. Rip. da * a *.
5° ferro: rip. dal primo ferro.

DIETRO:
Montare 54 m. e lav. per il bordo 5 giri a legaccio.
Proseguire a punto tessuto lasciando 1 m. di margine per lato.
A cm. 28 di altezza tot. per gli scalfi intrecciare da ambo i lati 4 m. in una sola volta,
quindi, internamente a 1 m. di margine, diminuire ancora 1 m. ogni 2 ferri per 4 volte (in
totale 8 dim. per lato).
A cm 15 dall'inizio degli sclfi per arrotondare lo scollo int. le 18 m. centrali (rov. del
lav) quindi proseguire sulle due parti separatamente e lav. 1 giro sul diritto, quindi
intrecciare le maglie della spalla durante l'esecuzione del rov. successivo.

DAVANTI:
Montare 35 m. e lav. per il bordo 5 giri a legaccio.
Proseguire lav. a legaccio sulle prime 16 m. e a punto tessuto sulle restanti 18, 1 m. di
margine.
Proseguire come spiegato per il dietro operando le dim. per lo scalfo. A c. 34 di alt. tot.
per lo scollo int. le prime 8 m. lav. a legaccio.
1 giro a rov.
Intrecciare le prime 8 m. lav. a legaccio.
1 giro a rov.
Int. la prima m.
Ripetere questi ultimi due giri ancora una volta.
Al giro rov. successivo int. tutte le m.
Lavorare un altro dav. in modo identico ma in maniera simmetrica.
Il cappotto è pensato per essere allacciato come nella foto. Se preferite una chiusura a
doppio petto lav. 4 asole a distanza regolare durante l'esecuzione del davanti destro.

MANICA:
Montare 35 m. e lav. per il bordo 5 giri a legaccio.
Proseguire a punto tessuto e a cm 15 di altezza totale, operare da entrambi i lati le
stesse diminuzioni operate per il dietro. Lav. ancora 4 giri quindi per arrotondare la
manica int. 3 m per lato per 2 volte, quindi intrecciare tutte le m.in una sola volta.
Lav. un'altra manica.

COLLETTO:
Riprendere dallo scollo 22 m. sul primo dav., 26 m. dal dietro e 22m. dall'altro dav. e
lav. 4 giri a legaccio.
Poi iniziare le diminuzioni per arrotondare il colletto:
1° ferro: a dir, intrecciare la 1° m.
2° ferro: come il precedente.
dal 3° all'8° ferro: a dir. intrecciando le 3 m. iniziali.
9° e 10° ferro: intrecciare la 1° m.
11° ferro: int. tutte le m.
Per rifinire il colletto, con l'uncinetto n. 5 lav. 1 giro a m. bassa e 1 g. a punto
gambero.
Cucire i fianchi e le spalle. Cucire le maniche e attaccarle. Attaccare il bottone.
Attaccare 2 bottoni automatici, 1 in corrispondenza del bottone e 1 al lato opposto,
parallelamente al precedente. Io li ho attaccati con il cotone da cucito e poi, solo per motivi estetici," ho ripassato" la cucitura con un punto in lana. In alternativa, in caso di allacciatura a doppio petto,
cucire 4 bottoni in corrispondenza delle 4 asole.

A presto!



venerdì 26 ottobre 2012

Giocattoli e ripostigli...



A volte mi chiedo se è normale che la nostra casa sembri sempre un negozio di giocattoli dopo l’esplosione di un ordigno bellico. Eppure avevamo preso tutte le precauzioni del caso…memori della valanga di balocchi che aveva invaso il nostro piccolo appartamento dopo la nascita del primogenito, quando è nata Anna Vittoria  io e il mio adorato consorte ci siamo ripromessi di non ricascarci e di “riciclare” il più possibile i giocattoli di Lory: abbiamo pregato quindi educatamente parenti e amici di non regalare alla bimba giocattoli ingombranti e personalmente abbiamo cercato di contenerci e le abbiamo comperato solo qualche animaletto di gomma da bagno, 1 o 2 peluche (tra i quali l’immancabile gattina capocciona),  1 pallina, due bamboline e rispettivamente per il primo natale e il primo compleanno, Topolino che si scompiscia dal ridere e l’orsetto Pooh che vuole che gli si dia la manina per trascinarti nel tunnel della dipendenza dai vasetti di miele. Penserete “che crudeltà povera bimba…vivere degli avanzi di gioco del fratello maggiore” ma cercate di capire la nostra situazione: in cinque anni non siamo riusciti a buttare nessuno dei giochi “smessi” di Lorenzo perché lui NON LI ROMPE. I suoi giocattoli da zero a 4 anni sono tutti NUOVI e perfettamente funzionanti. Certo, la mia bimba è diventata un’appassionata di Handy Manny di cui possiede, per averli legittimamente ereditati dal fratellino, nell’ordine: una cassetta degli attrezzi con attrezzi ballerini inclusi, un camioncino-banco da lavoro con tanto di oggetti da aggiustare, un banco da lavoro completo con altro set di attrezzi nonché una miniatura dell’aggiustatutto in persona con ulteriore set di attrezzi a misura. A mia discolpa però posso dire che la bimbetta gioca altrettanto volentieri con i libricini, le bamboline (alla fine ne ha 4 comprese quelle regalate) e con i vari peluche (possediamo anche un trio di orsi: quello Bruno, quello Medio e quello Bianco) ai quali fa fare diligentemente la “ninna” e dà da mangiare imboccandoli con il cucchiaino. Non credo quindi di aver minato le basi della sua femminilità lasciandola giocare con le automobiline di ferro ormai snobbate dal fratello che da tempo si è dedicato alle scienze, all’astronomia e alla mineralogia. Fatto sta che, nonostante le precauzioni adottate, la mia casa è comunque invasa dai giocattoli…li trovo ovunque: sopra e sotto il letto, nella vasca da bagno, sotto il tavolo, tra le zampe della credenza in cucina e persino…nel water…si avete capito bene: recentemente uno dei peluche (per precisione l’orso bianco del trio di orsi Bruno-Medio-Bianco) è finito nel cesso (passatemi il termine) con conseguente e doverosa centrifuga e successivo passaggio in asciugatrice. Il posto preferito per l’annidamento dei giochi, soprattutto di quelli piccoli, risulta essere però l’angusto spazio sotto il ripiano del tavolinetto del salotto. Lì, quando la giornata è buona, puoi trovare di tutto: costruzioni morbidose, libricini, palline, nonché l’intero reparto frutta e verdura del supermercato giocattolo. Ora, anche se è vero che quando Lorenzo era piccolo la situazione era migliore perché col padre eravamo “ligi al dovere” e mettevamo pazientemente in ordine tutte le sere i giocattoli lasciati in giro, mentre con la seconda spesso lasciamo perdere e rinunciamo proprio a starle dietro, bisogna dire che la piccoletta ha un ritmo di “disordinazione” incredibile che sfiancherebbe anche Mary Poppins: Anna Vittoria mette in disordine metodicamente, meticolosamente e fulmineamente, per il solo gusto di mettere in disordine. Non è che cerchi questo o quel gioco, semplicemente tira tutto fuori e poi lascia tutto li. Questo suo modo di fare alimenta il nostro lassismo che non aiuta certo la crociata dell’ordine e devo ammettere che a volte, presa dallo sconforto, mi rassegno a passare scopa e mocio dribblando diligentemente bambole, orsi, mucche e cavalli lasciati a gambe all’aria.
L’altro giorno però mi è venuta in aiuto mia suocera…mi ha detto “senti, nel magazzinetto (così chiama lo stipatissimo ripostiglio che le invidio da matti e che noi non abbiamo perché al suo posto c’è un inutilissimo corridoio comune)…nel magazzinetto (dicevamo) ci sono tutti quei giochi che Lorenzo non usa più…perché non li porti di sotto così ci gioca l’Anna Vittoria”. Eh già che ci stanno a fare tutti quei giochi ordinatamente stipati negli scaffali dell’invidiato magazzinetto? Portiamoli di sotto!

A presto!

mercoledì 10 ottobre 2012

Incertezze e cappottini...

Ciao! Frugando nel mio cesto delle lane in attesa che io chiamo "limbo", ho ritrovato  alcuni gomitoli di un filato bianco molto morbido e leggermente pelosetto comprato tempo fa dal mio maritino alla LIDL. Siccome è un filato abbastanza grosso (lo sto lavorando con i ferri del 6!!!) ho pensato di realizzarci un bel cappottino per la piccolina. Stavo cercando ispirazione sul web, tra i cataloghi dei marchi per bambini che preferisco (chissà perché per la maggior parte spagnoli...forse perché tengono ancora molto in considerazione il tricot per i capi da bambino?) e sul sito di Zara ho trovato questi modellini:






hanno tutti un particolare che mi piace, dove lo scollo, dove gli alamari, dove il fiore applicato...insomma sto facendo un bel mix usando un punto tessuto facile da fare e che mi piace particolarmete...vedremo cosa esce fuori!
A presto!

mercoledì 19 settembre 2012

Comunicazione di servizio veloce veloce...

solo per dire alle interessate che dal 24/09 alla LIDL torna il filato Nadine (4 gomitoli a 9 € circa) quello che sto usando per il maglione di Lory (qui si capisce anche il vero colore!!!)Si tratta di filato 60% COTONE 40% acrilico e ha varie certificazioni come quella "fiducia nel tessile" e il sigillo di qualità riguardante il controllo per sostanze nocive e lavorazione.



e la macchina da cucire "silver Crest" regalatami da mio marito 2 anni fa e della quale sono soddisfattissima a € 79.99. 


Tutto qui.
A presto!!!


Gli schemi che trovate a corredo dei miei modelli
sono realizzati grazie a questo programma.


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